Che cosa spinge due signore milanesi di mezza età, senza alcun curriculum sportivo e con una scarsissima preparazione atletica, a partire per la prima volta in bicicletta lungo i 1000 chilometri di Via Francigena, da Aosta a Roma?

A raccontarlo sarà una delle protagoniste, Monica Nanetti, che nel 2017, a 56 anni, insieme a un’amica ha intrapreso questa piccola grande avventura. Un viaggio senza obiettivi di tempo, senza supporti, senza programmi, che le ha portate ad esplorare a passo lento le bellezze di un’Italia splendida e a volte sconosciuta, ma che è subito diventato molto di più: un’esperienza con il gusto unico e straordinario della vita randagia e dell’assoluta libertà.

La Via Francigena si rivela così un percorso che conduce alla scoperta di capacità, energie e risorse insospettate, a dispetto di età, competenze, forma fisica: una riscoperta di spazi tanto esterni quanto interiori che dimostra come, in fin dei conti, la vera sfida è soprattutto quella di avere il coraggio di partire.

Ne parliamo insieme a Monica Nanetti e Luca Faravelli di AEVF per scoprire come passare da zero a 1000 (chilometri), portando alla luce il pellegrino che abita in ognuno di noi.